Perdonami se oggi non sono potuto venire al nostro primo appuntamento (ma dovevo buttare la spazzatura.
Ti ho amata dal primo momento ma dovevo ritirare il bucato e svuotare la lavastoviglie. Dovevo sbrinare il freezer e disinnescare il frigorifero dalle bombe chimico-batteriologiche che ci ho lasciato crescere all'interno. 

E dovevo poi buttare la lavatrice e tutto il bucato, e la lavastoviglie, e le bombe ed il frigo ed il freezer. 
E se poi ti fossi piaciuto all'istante? 
E se poi ci fossimo divertiti e mi avessi chiesto di portarti da me? 
Dovevo sfrattare la polvere, scrostare il pavimento, riverniciare i muri, anzi abbatterli e ricostruirli più dritti e senza tutti quei buchi li in mezzo, demolirli di nuovo e buttare tutte le macerie. 
Dovevo cambiare posizione dei mobili, segarli a metà ed infilarli nei sacchi neri dell'indifferenziato. 
Dovevo togliere i sanitari, strappare le mensole, portare il bagno in cucina e la camera da letto in salotto. 
Dovevo fare una gran confusione ed urlare dallo sconforto e poi, una volta eliminata ogni vite presente nell'appartamento, lasciare cadere ogni piccola parte di tutto nel ferro, nella plastica o nel vetro. 
Dovevo ricominciare tutto da capo. 
Dovevo staccare acqua, gas e corrente e poi tagliarmi i capelli, la barba e le unghie. 
Dovevo andare sei mesi in palestra e mettermi a dieta. Dovevo donare il sangue e fare volontariato. 
Dovevo vendere tutto e comprare un biglietto per l'India ed imparare a fare fotografie, prima di partire per l'India. 
Dovevo vedere l'America e l'Africa, e poi la Cina ed il Giappone. A proposito, prima dovevo anche studiare l'inglese, il francese, il cinese ed il giapponese. 
Dovevo soprattutto ricordarmi che cosa avevo in programma. Mi sarei dovuto ricordare di mettere la sveglia ma Cristo... era davvero così bello non avere proprio un cazzo da fare! 
E poi andare a dormire e non dovermi per forza svegliare per uscire con te). 

 Location: Bergamo alta, 01/08/2014 18:33 Modella: Veronica Mura Fotografo: Roberto Moraschi Canon 5DII con EF24-105 F4L f4, 32mm, t1/640, iso800 

Questa fotografia è stata scattata alla fine di una bellissima giornata passata a passeggiare per Bergamo. 
La luce stava iniziando a calare ma permetteva ancora di realizzare qualche bella immagine senza esagerare troppo con gli iso, che personalmente preferisco tenere anche piuttosto alti per le fotografie di strada, privilegiando la velocità di scatto per meglio catturare tutti i soggetti in movimento. 
Poco prima di riprendere la via del ritorno ci siamo buttati (come spesso facciamo) in un vicolo secondario del tutto anonimo e deserto. 
Mi ha colpito subito la composizione della scena e la particolarità degli elementi presenti, mancava solo un soggetto che chiudesse il cerchio tra i tanti sacchi dell'immondizia, la telecamera ed il portone. 
Ne è uscita una fotografia del tutto "non usuale" a cui tengo molto perché porta con se anche un prima ed un dopo. 
Tutto lascia intuire che ci sia una storia a collegare il soggetto agli elementi. Come fosse la scena di un film. 
Quando riesco a fare questo, ottengo delle fotografie che mi piacciono di più, che stimolano la mia curiosità e che offrono uno spazio di sfogo per la fantasia.

Roby.Erto



note della redazione: ricordiamo a tutti gli iscritti, che se avete storie molto particolari collegate alle vostre foto, potete proporvi per questo spazio.

Perdonami se oggi... (Racconta la tua foto di roby.erto)
e


Commenti (12)

utente cancellato Bella la foto e bello il racconto ! Preferisco comunque la foto; condivido Ricciola :la scelta di fare guardare lei nelle tele è assolutamente determinante!
9 anni fa 
utente cancellato La cosa che mi piace di più di questa foto è il fatto che lei guardi nella telecamera con un atteggiamento di biasimo misto a desolazione, come se ci fosse lui a guardarla da dentro il suo guscio, che ritiene impresentabile, come ritiene impresentabile se stesso. Il titolo e la storia hanno dato ancora più senso a questo bello scatto. Grazie.
9 anni fa