Questo sito utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

HDR questo sconosciuto — Il forum di Fotocontest

Tecnica fotografica

HDR questo sconosciuto

utente cancellato

Preciso che sono alle prime armi con la fotografia, mi diletto a livello prettamente amtoriale per cui scusate l'ignoranza.Ora mi sono incuriosito di questa tecnica in HDR e ho cercato di seguire tutorial vari su internet.Facile?difficile?medio?Boh!forse dipende dalle aspettative.Qualcuno ha qualche buon consiglio?In oltre nella mia reflex (Nikon D3300) c'è una funzione HDR che genera 2 scatti consequenziali elaborando poi un' immagini ma il risultato è questo.Cosa sarebbe?http://www.fotocontest.it/thumb/thumb/files/full/teamphotos/2014/06/albero2.jpg
10 anni fa 

utente cancellato

Dell'HDR se n'era già parlato parecchio tempo fa. C'è questa discussione e fu fatto anche un CONTEST
10 anni fa  

utente cancellato

ok grazie verifico gli atti!
10 anni fa  

utente cancellato

Beh, il risultato che hai ottenuto e' una perfetta ciofeca. Da quello che ho appreso in questi anni, quella funzione la dovresti usare quando ti trovi davanti ad una scena dove c'e' una zona molto illuminata e una zona molto in ombra, e dovresti poter bilanciare queste due zone sovrapponendo i due fotogrammi in modo che la zona in ombra si schiarisca e la zona illuminata si scurisce.
10 anni fa  

utente cancellato

ecco infatti non avevo capito un HDR .quindi ci vuole un contesto adatto!non sempre ed ovunque!
10 anni fa  

Degomera681

Bisogna poi fare distinzione tra HDR e tonemapping, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Iniziare al Sistema Zonale di Ansel Adams dà la possibilità di capire e distinguere in mezzo al mare di immagini dal bello al mostruoso che si trovano in giro.
10 anni fa  
FuoriclasseModeratoreGuruPrecisinoGiudice buono

utente cancellato

un hdr lo puoi fare sempre...certe situazioni si prestano meglio di altre. sutuazioni con forti contrasti e (parere personale scarsa saturazione)
sintetizzando al massimo la tecnica per come la conosco io (che non sono amante dell'effetto ma in certi casi e usato con discrezione salva degli scatti)
1)eseguire almeno 3 foto
A partire da quella che è esposta correttamente (non fidarti dell esposimetro se la tua macchina ti fa visualizzare i diagrammi guarda quelli, la gobba bianca non deve essere troppo tagliata agli estremi senno perdi dettagli che nella conversione poi fanno paciughi) eseguine altre 2 una sottoesposta e una sovraesposta almeno di un terzo di stop, o anche piu scatti piu lontani da quello centrale.
puoi operare in manuale agendo sui tempi o a priorità di diaframmi o di tempi agendo sulla compensazione.
per praticità di esecuzione un treppiede è consigliato, metti a fuoco come preferisci poi passa alla mesaa a fuoco in manuale cosi eviterai che il punto di maf si sposti
2) se vuoi sviluppare i raw aprili insieme e sincronizza le modifiche sui vari file per non perdere la differenza tra gli scatti, e ricorda che il singolo scatto non deve essere ottimo ma (esempio 3 scatti) quello sotto esposto dovrà avere i dettagli nelle luci e nessuna luce bruciata quello medi se lo hai azzeccato non doversti toccarlo o quasi quello sovraesposto deve avere i dettagli nelle zone in ombra.
3) si puo anche con photoshop ma photomatix secondo me è meglio....selezioni gli scatti, imposti la differenza di eV (elettronVolt o stop in base al programma...è sempre lo stesso valore non ci sono conversioni da fare) e fa più o meno da solo.(le impostazioni di fusione le devi valutare volta per volta in base all effetto desiderato)
4) a questo punto qualcuno pensa i aver finito, e di aver fatto abbastanza...ma per rendere meno artefatto il risultato ma mantenedo l'effetto si puo tornare in PS, aprire l'hdr e in un secondo livello caricare il file esposto correttamente o comunque il file centrale tra quelli usati nell'hdr.
a questo punto se giochi un po sulle trasparenze dello scatto originale e sui metodi di fusione riuscirai a mantenere l'effetto hdr senza la grana fastidiosa o i bordi con alone bianco. questo passaggio ti consente di esagerare con l'hdr e poi levigarlo dopo

io solitamente se li faccio uso dai 3 ai 5 scatti -2/3, -1/3 0, 1/3, 2/3  e sovrappongo i 2 scatti a +,- un terzo e poi uso lo scatto a zero su certi punti, senno se ho 3 scatti quello a 0. (alcune macchine fotografiche consentono di settare lo scatto in modalità bracketing praticamente imposto per lo scatto a zero e poi da sola fa il resto) se vuoi approfondire prova a chiedermi al tempo ci avevo studiato abbastanza, se so rispondere lo faccio più che volentieri.

come sempre avessi detto delle oscenità chiunque può correggermi, e sarò riconoscente per aver corretto un mio errore. 
10 anni fa  

utente cancellato

dimenticavo...nella fusione gli scatti sovraesposti pesano di piu quindi quello centrale anche un po sottoesposto va bene...piu scatti fai piu possibilità di combinazioni hai....e piu probabilità hai di ottenere l'effetto desiderato.
non so se quello di cui parlo sia tone mapping o hdr....ho sempre pensato fossero alla fin fine la stessa cosa
10 anni fa  

utente cancellato

ilia....la risposta che avrei voluto! grazie molto per le precise indicazioni proverò a metterle in pratica.Se vuoi ho posto in gruppo :D
10 anni fa  

Degomera681

Beh, però bisogna anche partire dal significato della sigla. HDR vuol dire High Dinamic Range, quindi è utile davvero solo quando il range dinamico della scena da fotografare è alto, cioè quando ci sono zone di esposizione molto lontane tra loro nella stessa inquadratura. L'HDR serve a far vedere alla macchina fotografica quello che vede l'occhio umano, poi si può anche giocare con le immagini ottenute, fare tonemapping, trasformarle in fumetti, però non bisogna perdere di vista il vero motivo per cui si fanno diverse esposizioni e le si mettono assieme, prima di usare qualcosa in maniera "laterale" bisogna conoscerne a fondo le basi, i motivi, le tecniche. Ripeto, partire dal sistema zonale è secondo me indispensabile per non trovarsi ad usare un software senza sapere perchè.
10 anni fa  
FuoriclasseModeratoreGuruPrecisinoGiudice buono

utente cancellato

Infatti io con la mia risposta ho voluto rispondere alla precisa funzione che mensioni tu stesso della tua macchina fotografica. Per predisposizione essa puo' fornirti due, come hai detto tu, fogrammi con due esposizioni diverse, immagino, e ottenendole con un unica pressione del pulsante di scatto. Per logica penso che quella funzione dovresti usarla quando ti trovi in una situazione del tipo via drita e stretta in mezzo a case alte dove magari alla fine hai un panorama. A occhio nudo ti si presenta tutto perfetto, e quando scatti ottieni il risultado di, facciate delle case completamente al buio e panorama ben esposto, oppure, a seconda di come hai impostato l'apertura e il tempo, case perfettamente illuminate e panorama completamente sovraesposto. Dunque credo che con quella funzione la macchina imposta una media tra le due esposizioni che poi ti permettera' di sovrapporre i due scatti per ottenere tutte e due le zone perfettamente esposte. :)
10 anni fa  

utente cancellato

Credo che la modalità automatica di cui sono dotate alcune macchine sia molto semplificata e temo possa lavorare sui jpeg e non penso consenta di lavorare sui ghost che si vengono a creare in fase di fusione, la mia macchina non li realizza direttamente,quindi non sono sicuro di ciò che dico, al massimo mi consente di realizzare un esposizione multipla che posso gestire come hdr ma è molto piu complicato siccome prevedere l'esito è complicatissimo al aumentare del numero di scatti vanno sottoesposti tutti di un margine di guadagno che "sommato" porti all esposizione corretta
su tre scatti si deve sotto esporli tutti di uno stop, sconsiglio di intrapprendere questa via per realizzare l'hdr perchè non consente alcuna correzione al pc; molto piu veloce ed efficace gestire gli scatti separati al pc.
I risultati che ho visto sui gruppi in cui sono iscritto su fb di hdr on camera sono davvero terribili ma non so dire se sia una questione di elaborazione o gestione dello scatto da parte dell'utente.
Secondo me l'effetto migliore lo si ottiene su superfici legnose,all interno delle chiese e nelle giornate di bruttissimo tempo in cui il cielo non tende a bruciare lo scatto e l'hdr rende le nubi nerissime

provo a frugare sull hard disk per vedere se riesco a pescare qualche esempio da mettere del tipo scatto ottenuto da file singolo (se venuto bene è una botta di ....fortuna) scatto in uscita da photomatix e scatto finale elaborato in ps....ma non credo di avere ancora i passaggi intermedi

Un impressione della quale non ho alcuna certezza è che convenga usare diaframmi chiusi ma non troppo per evitare le alterazioni cromatiche sui bordi degli oggetti, perchè enfatizzano l'effetto dell'alone bianco...ma non so se sia una mia fissazione o se possa esserci un qualche riscontro.

10 anni fa  

Degomera681

C'è un problema di fondo nelle tue spiegazioni, ilia. Apparentemente non c'è alcun legame tra il numero di scatti, la loro distanza di bracketing e la scena inquadrata; un vero HDR si ottiene partendo dalla scena inquadrata, non ripetendo sempre le stesse operazioni nello stesso modo. Perchè continuo a insistere sul Sistema Zonale? Perchè quel sistema permette di capire quante zone distanti +o- 1 o 2 stop esistono nella scena inquadrata. Facendo un esempio semplice, e partendo dalla scena di cui parla ladyelf, se nella scena ci sono due punti di interesse, uno in ombra (le facciate delle case sul vicolo) ed uno illuminato (lo sfondo fuori dal vicolo) e se la distanza di esposizione tra le due zone non è superiore a 2-3 stop, il numero di immagini sufficiente a creare un buon HDR può anche essere due. Se le due parti della scena sono più distanti o se ci sono 3 o 4 diverse zone di esposizione, allora il numero di scatti deve aumentare, fino a coprire le corrette esposizioni di tutte le diverse zone presenti nella scena. Tutto questo vale se si ha ben chiaro il concetto di zona, se si sa cosa cercare e dove cercarlo nella scena inquadrata e se si conosce la reazione della propria macchina e del proprio esposimetro alle varie situazioni. Fare sempre le stesse riprese, sempre alla stessa distanza EV (a proposito, non sono ElettronVolt, EV vuol dire Exposure Value) non produce il giusto risultato se non casualmente ogni volta che si incontra la scena giusta. Per sapere in anticipo cosa verrà fuori e come farlo venir fuori, bisogna conoscere il significato di Zona tonale o Zona EV, e applicarlo alla scena per decidere numero e distanza di esposizione degli scatti. Non ha senso andare per tentativi e cercare di reinventare ciò che è già stato inventato e classificato, bisogna studiarsi il sistema zonale e capire bene perchè, come e in quali occasioni usare l'HDR. Poi si può giocare con il tonemapping, che altro non è se non una riduzione del range dinamico esteso dell'HDR che dà risultati diversi a seconda di cosa viene scartato e cosa viene enfatizzato, fino a creare effetti più o meno gradevoli e più o meno invasivi, ma se non si parte da un HDR fatto bene, il tonemapping non può dare buoni risultati, può solo aumentare il rumore e gli artefatti.
10 anni fa  
FuoriclasseModeratoreGuruPrecisinoGiudice buono

utente cancellato

hai ragione
10 anni fa